2015
La calunnia è un venticello
Contiene i brani:
La calunnia è un venticello
La calunnia è un venticello,
un’arietta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente,
incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente,
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuoriuscendo
lo schiamazzo va crescendo,
prende forza a poco a poco,
può bastare
la confessione di un pentito
magari di uno che fa un nome a caso
solo perché gli salta la mosca al naso
può bastare
e una notizia per sentito dire
va prima pagina di un giornale
e poi diventa una verità ufficiale
La calunnia è un venticello
ma in un lampo diventa una tempesta
e produce un’esplosione come un colpo di cannone
un terremoto che fa tremare
un tumulto generale,
che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
va a crepar
può bastare
una notizia per sentito dire
una soffiata più confidenziale
che è quello è un nome che porta male
e allora tocca ferro
e quel nome non nominarlo
è un pregiudizio senza fondamento
ma che ti costa rispettarlo.
La calunnia è un venticello,
un’arietta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente,
incomincia a sussurrar.
un’arietta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente,
incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente,
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuoriuscendo
lo schiamazzo va crescendo,
prende forza a poco a poco,
può bastare
la confessione di un pentito
magari di uno che fa un nome a caso
solo perché gli salta la mosca al naso
può bastare
e una notizia per sentito dire
va prima pagina di un giornale
e poi diventa una verità ufficiale
La calunnia è un venticello
ma in un lampo diventa una tempesta
e produce un’esplosione come un colpo di cannone
un terremoto che fa tremare
un tumulto generale,
che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
va a crepar
può bastare
una notizia per sentito dire
una soffiata più confidenziale
che è quello è un nome che porta male
e allora tocca ferro
e quel nome non nominarlo
è un pregiudizio senza fondamento
ma che ti costa rispettarlo.
La calunnia è un venticello,
un’arietta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente,
incomincia a sussurrar.